giovedì 26 aprile 2012

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Pensieri che graffiano alla porta. Silenziosi ma fin troppo invadenti.
Nessun eco e nessuna risposta pretesa. Sostano. Come gelidi inverni che sembrano sbarrare il passo al futuro tiepido.

La domanda di passato e di futuro avanza e indietreggia come una danza. Fluttuano. Il presente va solo vissuto. Senza pretese. Evirato dai pensieri che graffiano alla porta.Ti guardi intorno e scopri solo mancanza di appigli. Società liquida. Meglio, anzi, liquefatta.

Il presente non è un pezzo di puzzle. agganciato al pezzo precedente o a quello successivo. Oggi sembra solo estraneo. senza sogni. Nè velleità. Assenza di incastri. possibili.

Eppure non è così come appare. Ma appare ciò che si ha bisogno che appaia. Per tirar sospiri. O per narcotizzare i sogni delusi.





2 commenti:

  1. E' molto triste quello che hai scritto.
    Un abbraccio.

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    1. Se ti guardi intorno, gus, non c'è progetto di futuro. E il progetto di presente è desolante. Io non so vivere senza sogni. Non necessariamente per me. Quello che ho scritto è triste ma inevitabile non percepirlo.

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